Tassonomia per la Finanza sostenibile: una pietra miliare nell’attuazione del Piano per l’European Green Deal di Paolo Masoni

11 Feb 2021 | Ricerca e sviluppo industriale

La Storia della “tassonomia” nasce nel giugno del 2018 ed ha un percorso lungo e complesso al quale ho partecipato come membro del “Technical Expert Group on Sustainable Finance”; oggi questo percorso arriva ad un punto di approdo fondamentale.

Infatti, il 12 Marzo è stata ufficialmente presentato (in webinar anziché con un evento fisico come previsto precedentemente, a causa delle misure di contenimento del contagio da COVID 19) il rapporto finale preparato dal Technical Expert Group (TEG) relativo ad un sistema di classificazione unificato delle attività economiche sostenibili, la cosiddetta “Tassonomia”.
La Commissione Europea ha istituito il TEG per proporre, oltre alla Tassonomia, le metodologie per i benchmarks finanziari climatici, lo standard per i Green Bond e le linee guida per la comunicazione relativa al clima da parte delle organizzazioni. Tutto questo nell’ambito del Piano di Azione per la finanza sostenibile.

Che cos’è la Tassonomia?

E’ uno strumento per aiutare gli investitori, le imprese, gli emettitori di obbligazioni e i promotori di progetti ad attuare la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, resiliente ed efficiente nell’uso delle risorse.

Il 4 Marzo la Commissione ha presentato la proposta di Regolamento (atto legislativo che entra immediatamente in vigore senza la necessità di un’adozione da parte degli Stati Membri, come invece è necessario in caso di una Direttiva) che rende vincolante per legge raggiungere la neutralità climatica nel 2050: ossia fra 30 anni l’intera economia europea dovrà avere un bilancio pari a zero tra le emissioni di gas serra e gli assorbimenti naturali o di altra natura.

Questo obiettivo è molto ambizioso perchè comporta l’impegno di stati, imprese, cittadini a ridurre le emissioni complessive in media del 7 % all’anno, con una profonda trasformazione dei modelli economici e sociali; serviranno quindi grandi investimenti e la Tassonomia rappresenta lo strumento indispensabile per indirizzarli verso attività economiche compatibili.

In particolare, la Tassonomia stabilisce soglie di performance, ossia criteri di selezione tecnici, per 70 attività economiche che,
rappresentando più del 90% delle emissioni in Europa; alla base vi è un’impostazione generale, secondo la quale la tassonomia deve

  1. Fornire un contributo sostanziale al raggiungimento di uno dei sei obiettivi ambientali indicati in figura;
  2. Non produrre un danno significativo agli altri 5 obiettivi;
  3. Rispettare requisiti sociali minimi.

Questo permetterà a tutti i soggetti interessati di migliorare le proprie performance ambientali e di identificare le attività che sono già compatibili con un’economia neutrale verso il clima, facendo crescere i settori a bassa intensità di carbonio e mitigare le emissioni degli altri.

Alla fine del 2019 i co-legislatori europei (Commissione, Parlamento e Consiglio) hanno trovato un accordo politico sulla legislazione per la Tassonomia. Esso in particolare stabilisce il quadro legale per la Tassonomia ed obblighi per i partecipanti al mercato finanziario, perle grandi imprese oltre che perl’Unione Europea e gli Stati Membri.

In particolare:

  1. I partecipanti al mercato finanziario in Europa devono includere una comunicazione relativa alla Tassonomia;
  2. Le organizzazioni che rientrano in quelle soggette alle Comunicazioni Non Finanziarie sono anch’esse obbligate a comunicare rispetto alla Tassonomia;
  3. La Tassonomia sarà pubblicata con atti delegati della Commissione Europea sulla base delle raccomandazioni del TEG.

Cosa Contiene la Tassonomia

Il Rapporto pubblicato dal TEG presenta le raccomandazioni alla Commissione Europea per le attività economiche che
forniscono un contributo sostanziale alla mitigazione o all’adattamento al cambiamento climatico senza creare un danno significativo agli altri obiettivi ambientali; vengono inoltre fornite indicazioni su come ulteriormente procedere per estendere la Tassonomia a quelle attività economiche che forniscono un contributo significativo agli altri quattro obiettivi ambientali. Sono infine presentate delle linee guida su come gli utilizzatori della Tassonomia possono comunicare in tal senso. Il Rapporto
è integrato da un voluminoso allegato tecnico che fornisce la lista completa dei criteri tecnici per ciascuna delle attività economiche individuate e approfondimenti relativi alla metodologia adottata.

Sono presenti sia le attività economiche che di per sé forniscono un contributo significativo sia le attività “abilitanti”, ossia che permettono la mitigazione significativa delle emissioni in altre attività.

Inoltre, il TEG raccomanda di considerare allineate con la Tassonomia le spese per miglioramenti significativi, anche se non in grado di rendere di per sé l’attività conforme con i requisiti tecnici previsti.

Dal punto di vista metodologico è importante evidenziare che le analisi degli impatti derivanti dalle diverse attività economiche sono state effettuate con alla base la considerazione dell’intero ciclo di vita. In alcuni casi, dove la disponibilità dei dati lo ha permesso, come ad esempio per le tecnologie energetiche, si fa riferimento esplicito ad una metrica di Life Cycle Assessment che viene raccomandata come preferibile e da adottare man mano che dati e approcci armonizzati come la PEF si rendono disponibili.

Per concretezza, si riportano alcuni esempi estremamente sintetici dei criteri che i diversi settori devono rispettare per essere in linea con la Tassonomia:

  1. Elettricità: dagli scenari IPCC e IEA sono state derivate soglie piuttosto rigide per le emissioni di gas serra per ciclo di vita del kWh; ad esempio, per rendere ammissibile il gas naturale è necessaria la cattura delle emissioni. La rete e l’accumulo fanno parte della Tassonomia.
  2. Trasporto: è necessario abbandonare rapidamente i combustibili fossili
  3. Edifici: sono presenti 3 opzioni:
    i) avere edifici con la massima efficienza energetica;
    ii) ristrutturare gli edifici in modo da ottenere una riduzione del 30% del consumo energetico;
    iii) costruire nuovi edifici un po’ più efficienti di quanto prescritto dalla normativa europea NZEB (near zero energy buildings);
  4. Agricoltura: sono state individuate e prescritte le pratiche per ottenere la miglior gestione dei suoli (per accumulare carbonio) e di coltivazione/allevamento (per ridurre le emissioni).
  5. Acqua e rifiuti: riusare e ridurne le quantità
  6. Manifattura: soglie ambiziose per la produzione dei materiali di base quali alluminio, acciaio e cemento (uguali od inferiori a quelle del 10% degli impianti esistenti con le minori emissioni)
  7. ICT: non è sufficiente utilizzare energia rinnovabile ma è anche necessario migliorarne l’efficienza.

Una prima versione completa della Tassonomia era stata pubblicata nell’estate del 2019 e sottoposta ad una consultazione: sono stati ricevute migliaia di osservazioni e commenti e il TEG ha lavorato duramente per analizzarli e prendere in carico quelli significativi e fondati. In particolare, per gli edifici, la silvicoltura e la manifattura i criteri sono stati sostanzialmente modificati, mentre per gli altri settori i cambiamenti non sono sostanziali. La parte sull’Adattamento è stata notevolmente incrementata.

Considerazioni Finali

Il quadro di riferimento Europeo è molto chiaro: European Green Deal, Carbon Neutrality entro il 2050, Economia Circolare. La transizione richiede strumenti chiari e assistenza, basati su evidenza scientifica ed esperienza del mercato, che diano confidenza alle imprese e agli investitori su come agire.

In questo quadro la Tassonomia è uno strumento operativo concreto con il quale saranno chiamati a confrontarsi, in primis, il settore finanziario e le grandi imprese, soggette ad obblighi a partire dal 2021. Ma la Tassonomia è estremamente importante anche per altri soggetti, in primo luogo per i decisori pubblici, che dovranno far riferimento ad essa per individuare dove focalizzare investimenti e politiche per l’innovazione, ma anche per le imprese di ogni dimensione che, nel definire i loro piani strategici, dovranno tener presente che le risorse finanziarie in futuro saranno mobilitate sugli obiettivi suddetti e sulla base della Tassonomia appena pubblicata..

In prossimi articoli tratteremo con maggiori dettagli i temi della Comunicazione Non Finanziaria, della neutralità climatica e delle sinergie tra Economia Circolare e mitigazione del cambiamento climatico.

 

Immagine sotto licenza Creative Commons da Unsplash. Autore Fotografia: Didier Weemaels

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